martedì 4 agosto 2015

Questo non è un romanzo fantasy

Anche il mese di agosto sta volando! E' possibile che l'estate sia sempre così frettolosa? 
Ma noi ci consoliamo con la recensione di un nuovo libro id Roberto Gerilli, già autore di un racconto scritto a quattro mani intitolato città senza eroi ;) Siete pronti per un voto di addirittura cinque piume? 

Titolo: Questo non è un romanzo fantasy 
Autore Roberto Gerilli
Prezzo: 12€ 
Voto: 5/5 

_Recensione_ 

Posso confessarvi una cosa?
Quest’anno voglio assolutamente visitare il Lucca Comix & Games!
Se avete un biglietto in più, cedetemelo, perché sono ansiosa di scoprire sul selciato tracce del passaggio dei protagonisti delle “Cronache di Falcogrand” e di incontrare una magica Emi particolarmente loquace insieme a uno scrittore con tanta fantasia, ma poca attitudine alla narrativa di nome Filippo.
Vorrei (nella mia piccola mente da fangirl, sì perché ogni blogger che si rispetti, anche se non vuole ammetterlo, un po’ lo è) che la storia assaporata in “Questo non è un romanzo fantasy” sia accaduta veramente e che Roberto Gerilli sia stato solamente un cronista esterno, uno spettatore che si è limitato a narrare i fatti a cui ha assistito riportandoli nel suo libro.
Vorrei credere che il potere di un solo lettore può superare quella del libro nella sua integrità e che sia lui, e nessun altro a rendere un racconto immortale.

“Pensa alla forza che può avere la fantasia di un lettore. Io non conosco i vostri libri, ma so che è l’animo dell’ascoltatore a rendere immortale una ballata.”
 cit. 

Roberto Gerilli narra l’avventura del giovane scrittore FIlippo Mengarelli
rivolgendosi a un narratore preciso: un individuo che non sopporta i racconti fantasy.
Lo scrittore si schiera costantemente dalla parte di quest’unico lettore tanto da dichiarare lui stesso di odiare i cliché dei romanzi fantasy, catalogandolo come un genere di nicchia, ma in realtà gli avvenimenti che vengono narrati contraddicono le sue stesse affermazioni creando un contrasto che rende l’avventura più vivace e divertente.
Ho adorato quest’originale metodo di narrazione, perché riesce a coinvolgere il lettore in modo totale, ma senza togliere quel pizzico di suspance che non può mancare esserci in un romanzo di avventura che si rispetti.
Non mento se ammetto di essere rimasta in apnea leggendo le ultime pagine del libro (se avete poco fiato tenetelo a mente prima di iniziare questo romanzo) perché l’addio fra i quattro personaggi di Falcograd e Filippo e Alessandra mi ha veramente coinvolta, anche se la conclusione non ha in sé colpi di scena fenomenali è rilassante nella sua semplicità.

La trama in alcuni punti mi ha  rimandato al libro più famoso di Ende “La storia infinita”, similitudine che non ha fatto altro che accrescere la mia curiosità nel voler scoprire lo sviluppo della storia. Anche la scorrevolezza del romanzo è eccellente, solamente nei primi capitoli alla comparsa di Cornelius, Dinuil, Ernest e Haxter ho avuto qualche difficoltà a recepire le caratteristiche dei personaggi e distinguerli l’uno dall'altro, ma proseguendo nel racconto, le varie personalità si delineano più chiaramente e allora il romanzo sprigiona tutta la sua essenza.

Posso solamente ancora dire allo scrittore che non ha raggiunto l'intento che si era prefissato, perché quello che ha scritto è un bellissimo esempio di libro fantasy anarchico e fuori dal comune.

Ringrazio PIA FERRARA per avermi proposto la lettura di questo libri :) 

VI E' PIACIUTA LA RECENSIONE? COSA PENSATE DEL LIBRO? 

_Giulietta_ 

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