lunedì 31 marzo 2014

Emma

Non posso farcela... ritorna una delle mie scrittrici preferite: Jane Austen!
La sua opera d'arte è sicuramente “Orgoglio e pregiudizio”, ma con la sua maestria nell'utilizzo delle parole riesce a rendere ogni libro unico e magico, coinvolgendoti in ogni tuo punto! Quindi, questa settimana, vorrei consigliarvi “Emma”, un romanzo che non riuscirete a non leggere!


EMMA

Autrice: Jane Austen
Pagine: 311
prezzo: 10,00 € (su IBS 7,50€)

TRAMA (presa dal libro): Ereditiera bella e un po' viziata, giovane e
sola, narcisista e intelligente, Emma Woodhouse, pur ritenendo di non doversi sposare, trascorre il suo tempo cercando di combinare matrimoni tra amici e conoscenti. In questo scenario, si innestano una serie di fraintendimenti tra la protagonista e gli altri personaggi, quasi una “commedia degli equivoci” che costituisce il motore principale dell'intreccio. L'eroina austaniana scambia la realtà con la propria immaginazione manifestando, quasi fosse un don Chisciotte al femminile, una difficoltà comunicativa del tutto moderna. Alla fine, “Emma” si rivela una satira divertente e spietata di ogni pretesa di razionalità assoluta.


BIOGRAFIA(presa dal libro): nacque a Steventon (Hampshire)nel 1775. Condusse una vita tranquilla, tra gli affetti famigliari, a Bath e poi a Chawton, sempre nell'Hampshire. Si spense nel 1817 a Winchester.  

_Giulietta_

domenica 23 marzo 2014

Dibattito potteriano


Salve cari lettori potteriani,
mentre stavo navigando sul web ho trovato questa intervista che è stata lanciata dal Sunday times fatta a J.K Rowling da Emma Watson, tema: il personaggio di Hermione!

La Rowling in quest'intervista ammette di aver avuto qualche ripensamento sulla coppia Ron /Hermione.

"ho scritto del rapporto Hermione/Ron come forma di appagamento personale. E’ così che era stato concepito all’inizio. La decisione di far finire Hermione con Ron ha avuto poco a che fare con la letteratura e molto più con una mia fissazione di attenermi ai piani originali."

Molti giornali hanno citato questa dichiarazione per questo volevo aprire con Voi, cari lettori, un dibattito, su questa intervista, la troverete sul sito www.portkey.it

Personalmente io ho sempre tifato per la coppia Ron/Hermione e Harry/Ginny! Non liavrei visti in nessun altro modo e sarei stata molto delusa da un finale differente.

Ma voi cosa ne pensate?

_Giulietta_

venerdì 21 marzo 2014

Viva la poesia


Non so se lo sapete anche io fino a pochi giorni fa ne ero ignara che oggi oltre ad essere il primo giorno di primavera è anche la giornata mondiale della poesia! Sento già in lontananza degli sbuffi annoiati perché abbiamo sempre visto le poesie solo in ambito scolastico e non al di là di materia di studio, quindi come facciamo ad appassionarci? 
Perché in realtà la poesia è un mondo che non può essere racchiuso in metriche o standard, bisogna imparare ad assaporarne ogni verso nella sua integrità e purezza, senza alterazioni esterne che ti dicono: è un sonetto, c'è un anafora e più in giù un onomatopea. Non voglio buttare via tutti gli studi che molte persone hanno fatto su questi testi meravigliosi, ma sosterrò sempre la mia tesi: la poesia è una forma d'arte e come tale deve essere interpretata dal lettore sempre in maniera differente e lasciare qualcosa di unico ad ognuno di noi. 
Una Poesia non può solo piacerci, deve colpirci nel profondo scatenando delle emozioni, altrimenti non è quella che fa per noi, altrimenti non avrà un significato per noi, altrimenti saremmo tutti uguali e basterebbe un unica poesia per accontentarci tutti. 
Oggi per fare un omaggio a questa strabiliante forma d'arte, vorrei presentarvi due delle mie poesie preferite, senza commenti, senza approfondimenti, così in purezza e se volete commentate, cosi potremo confrontarci e scoprire se queste poesie vi hanno scatenato qualche emozione o se invece non vi sono piaciute per niente!


Eccole:

L'INFINITO
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete 
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento 
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente 
E viva, e il suon di lei. Così tra questa 
Immensità s'annega il pensier mio;
E il naufragar me dolce in questo mare.
Giacomo Leopardi

SONO UNA CREATURA 
Come questa pietra

del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata

Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede

La morte
si sconta
vivendo.
Giuseppe Ungaretti 

_Giulietta_
immagini prese da: www.weheartit.com

mercoledì 19 marzo 2014

allora, questi dieci minuti?

Prima di tutto faccio un grande augurio a tutti i papà che sono celebrati in questa festa, poi vorrei raccontarvi come sono riuscita d evolvere i miei dieci minuti! 
Vi ricordate che vi ho detto che mi sarei impegnata a provare la meditazione e lo Yoga? ebbene, ci ho provato. 
Mi sono messa seduta sul letto, ho chiuso gli occhi e ho cercato di liberare la mente... la pace interiore non l'ho trovata, ma sta di fatto che questi dieci minuti cronometrati sono riusciti a farmi passare il mal di testa che avevo, quindi la mia valutazione è positiva, pollici in su per la meditazione, sinceramente non credo che la praticherei quotidianamente, ma è stata una bella esperienza e non è per niente noiosa, come devo ammetterlo pensavo, finché una cosa non si prova non si può giudicarla, bisogna ricordarselo sempre. 

Invece i vostri dieci minuti come sono andati? 
La pensate come me? 
Raccontate :-) 

_Giuietta_

lunedì 17 marzo 2014

Fairy Oak

Mi sono accorta solo ieri, con il primo sole del mese di marzo, che la primavera è alle porte. La vedo, ancora acerba, ma ansiosa di sbocciare in tutto il suo splendore. Le margherite e le viole profumate sono il suo campanello d'arrivo e io non potrei essere più felice di vedere finalmente arrivare un po' di caldo dopo questo freddo inverno. Una boccata d'aria fresca  poter anche solo pensare d'indossare le maniche corte invece degli infiniti strati di felpe con cui ci ricopriamo nella stagione invernale. Io lo chiamo stile a cipolla, perché non si può mai sapere... e se piove? E se c'è l'aria? E se, e se, e se... 
Insomma sono un amante del caldo e per celebrare i primi soli, questa settimana ho deciso di proporvi un libro che ha tutta l'essenza della primavera e del profumo dei fiori: Fairy Oak! Sinceramente solo il primo libro della serie mi è rimasto nel cuore, perché gli altri, non mi hanno appoassionata per niente... quindi sarà questo che vi presenterò. 

Fairy Oak il segreto delle gemelle
Autrice: Elisabetta Gnone
Pagine: 277
Anno: 2011
Prezzo: 14,90 € (8,42 € su ibs)
TRAMA(presa dal libro): Fairy Oak è un villaggio magico e antico, nascosto frs le pieghe di un tempo immortale. A volerlo cercare bisognerebbe viaggiare fra gli altopiani Scozzesi e le scogliere Normanne, in una valle fiorita della Bretagna, fra i verdi prati irlandesi e le baie dell'oceano.
Il villaggio è abitato da creature magiche ed esseri umani, ma è difficile distinguere gli uni dagli altri. Infatti, fate, maghi, streghe e cittadini comuni abitano quelle case di pietra da tanto di quel tempo che ormai nessuno fa più caso alle reciproche stranezze.
E dopo tanto tempo, tutti si somigliano un po'. A parte le fate, che sono molto, molto piccole e luminose... e volano!
I maghi e le streghe della valle le chiamano per badare ai piccoli del villaggi. Questa storia è raccontata proprio da una di loro: Felì, la
fata delle due gemelle Vaniglia e Pervinca. 

Biografia (presa dal libro): Elisabetta Gnone nasce a Genova il 13 aprile del 1965 e, dopo gli studi classici, diventa giornalista nel 1902.
Da sempre attratta dai mondi magici dei fumetti, la sua collaborazione con il settimanale Topolino è solo l'inizio dui una carriera che legherà il suo nome ai maggiori successi editoriali di The Walt Disney Co. collaborerà alla creazione dei mensili: Bambi, Minni e co. e la Sirenetta.
Poi crea una serie destinata al successo mondiale : I fumetti W.I.T.C.H e l'omonimo mensile.

_Giulietta_

sabato 15 marzo 2014

I vostri dieci minuti

Salve a tutti! 
Oggi come sapete è sabato, quindi bisognerebbe riposasi e non fare nulla... però c'è una sorpresa, un computer portatile nuovo fiammante sotto le mie mani... non ho potuto resistere, ho dovuto scrivere immediatamente ai miei carissimi lettori! 

Quindi, eccoci qui! 

Ho pensato, perché non fare un gioco? E mi è venuto immediatamente in mente l'ultimo libro della settimana! 

Come avrete notato, questo libro con la sua originalità mi ha davvero colpito. Stiamo parlando di "Per dieci minuti" di Chiara Gamberale"!

Voglio farvi una domanda, come vorreste impiegare i vostri dieci minuti se doveste fare una cosa che non avete mai fatto prima? Può essere uno sport, un attività o semplicemente un modo di fare che volete sperimentare! L'unica regola è che non l'abbiate mai provata, deve essere una cosa totalmente nuova.
Spesso i cambiamenti fanno paura, ma noi intrepidi non ci lasceremo sicuramente spaventare.

Arriviamo al punto, il gioco in cosa consiste? nel provare ad avverare i vostri dieci minuti! Credo che sarà molto, molto divertente e chissà, magari potrete scoprire un talento che pensavate di non possedere.

Iniziamo da me, io sono molto indecisa per i miei dieci minuti, non è facile pensare a qualcosa da sperimentare, allora mi sono concentrata e sono arrivata ad una conclusione: i miei dieci minuti o anche un po' di più se mi addormento  saranno concentrati sulla meditazione.. dieci minuti di yoga! Mi ha sempre .
affascinato, ma non ho mai provato, quindi questa mi sembra un occasione adatta, chissà se riuscirò a raggiungere quella forma di pace  di cui abbiamo parlato nell'altro post... lo swing interiore!
Vi aggiornerò presto sui miei progressi e vi racconterò se ci sono riuscita.

Ora tocca a voi, commentate sotto questo link con le idee per i vostri dieci minuti e ditemi se siete riusciti a realizzarle! 
Immagini rese dal sito: We Heart it

_Giulietta_ 


lunedì 10 marzo 2014

Per dieci minuti

Buon lunedì a tutti.
Ecco a voi un libro appena uscito, ma che sono sicura che avrà molto successo per la sua incredibile originalità!
Per dieci minuti
Autrice: Chiara Gamberale
Pagine: 187
Prezzo: 16,00 € (su IBS 13,60 €)
Anno: 2013
TRAMA (presa dal libro): dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura e tornare a vivere.

Tutto quello con cui Chiara era abituata ad identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita.
Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato ad un altro. Che cosa si fa allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca.
Chiara non ha niente da perdere e ci prova.
Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima.
Lei che è è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l'hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare ad uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così a raccogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti.
Da cui ricominciare.
Con la profonda originalità che la contraddistingue, Chiara Gambareale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.

_Giulietta_

mercoledì 5 marzo 2014

Lo "swing" interiore


L’assidua ricerca della perfezione condiziona la vita dell’uomo costantemente.
La paura di non essere all'altezza ci pervade nei momenti decisivi, influenzando le nostre scelte.
La porta chiusa, pochi minuti all'inizio dell’esame, le farfalle che cominciano a svolazzare nella pancia … si chiudono gli occhi, si respira profondamente e si cerca lo “swing” interiore: quella forma perfetta di calma e concentrazione che ti permette di dare il massimo.
Una favola a tutti gli effetti: situazione complicata, trovi la calma, ottieni il risultato agognato e vissero tutti felici e contenti. Se fosse veramente così sarebbe una passeggiata: però, c’è un piccolo problema, il proprio “swing” non si trova sotto l’albero e la sua ricerca è estremamente difficoltosa.
Una specie di pietra filosofale: attira la curiosità dell’uomo, ma allo stesso tempo sembra irraggiungibile.
La personalità e la mente sono due cose labili e imprevedibili, è complicato imporgli uno stato permanente che ti permetta di trovare l’estrema beatitudine.
Persone che si tormentano, filosofi che studiano anni interi per cercare una via d’uscita alla trappola dello “swing”.
Un continuo tormento per trovare la situazione ideale: l’unione tra mente, corpo e spirito. Nessun maestro ti può mostrare la via da percorrere per raggiungere la pace interiore; Perché esistono tanti metodi quante sono le sfaccettature delle personalità degli esseri viventi nell'universo.
La vita è imprevedibile e molte volte spaventa i suoi avventori, per questo è importante avere un piano di battaglia, una soluzione che ti permetta di superare i momenti critici: non facendosi condizionare, non lasciandosi spaventare da nulla.
Molti uomini hanno vita di quieta disperazione: non vi rassegnate a questo, ribellatevi, non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno. Osate cambiare, cercate nuove strade.” , vivere ogni attimo fino in fondo e non lasciarsi fermare da nulla! E’ questa la vera essenza dello “swing” interiore, trovare una forma di calma che ti permetta di affrontare la vita, che ti faccia vedere le situazioni in maniera oggettiva non lasciandosi impressionare da dei piccoli imprevisti che possono essere risolti.
Non lasciandosi spaventare dal viaggio, perché presto o tardi, ci renderemo conto, di non voler raggiungere l’arrivo.


_Giulietta_ 

Voi cosa ne pensate? 
Siete d'accordo con me? 
Se avete altri temi su cui discutere scrivetemi nella pagina "pensieri" oppure commentate qui sotto! 

lunedì 3 marzo 2014

L'attimo fuggente

Avete mai visto il film l'attimo fuggente?

Non è molto recente, io però l'ho visto solamente qualche giorno fa e devo dire che è entrato nella cerchia dei miei film preferiti!

Credo che il desiderio di tutti gli studenti sia di avere un professore in gamba come John Keating! che riesce a far apprezzare ed amare la poesia, un arte spesso sconosciuta e misteriosa, ad una classe di giovani ragazzi.
Tenta di cambiare la corrente di pensiero generale che cerca di omologare i giovani rendendoli dei pappagalli in grado di ripetere solamente una lezione, vuole insegnargli a pensare con la propria testa, ad assaporare ogni verso, a cogliere l'attimo fuggente. 

"Carpe Diem. Cogliete l'attimo ragazzi. Rendete straordinarie le vostre vite. "

"Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo."

Un film ancora tremendamente attuale. 
Robin Williams nella parte di Keating c'insegna a prendere in considerazione le nostre idee ed a ricordarci che noi nella vita possiamo fare qualunque cosa; troppe volte questo concetto viene dato per scontato, troppe volte i giovani perdono le speranze ancor prima di aver iniziato la propria avventura. 

  "La verità è una coperta che ti lascia scoperti i piedi

Tu la spingi, la tiri e lei non basta mai, anche se ti dibatti, non riesci a coprirti tutto... Dal momento in cui nasci piangendo al momento in cui esci morendo, ti copre solo la faccia"

Un ragazzo insicuro grazie al giusto incoraggiamento è riuscito a tirare fuori il proprio talento, creando senza quasi accorgersene questa meravigliosa poesia. dovremmo credere nei giovani perché sono il nostro futuro e la vita è troppo breve per poterla sprecare non contribuendo con un verso!


_Giulietta_



La fabbrica di cioccolata

Ecco a voi uno dei libri a cui sono più affezionata: La fabbrica di cioccolato.

Potrete considerarlo un libro per la sola infanzia, ma io vi debbo contraddire perché credo che sia un romanzo senza tempo ed è per questo che ci guiderà in questa settimana!  

la fabbrica di cioccolata
Autore: Roald Dahl
Prezzo: 8,50 €
Pagine: 200
Anno: 1994 

Trama: Charlie Bucket vive insieme ai suoi quattro nonni e ai suoi genitori in una piccola casa di legno. A causa della loro grande povertà i Bucket si nutrono prevalentemente di zuppa di cavoli. Solo per il suo compleanno Charlie riceve in regalo una tavoletta di cioccolato. Willy Wonka, proprietario di una fabbrica di dolcetti, decide di indire un concorso: in cinque delle sue tavolette di cioccolato sparse nel mondo sono stati inseriti cinque biglietti d'oro; chi troverà i biglietti d'oro potrà trascorrere un giorno nella fabbrica di cioccolato, ammirare tutte le meraviglie e potrà vincere un premio a sorpresa. I fortunati bambini che trovano il biglietto sono Augustus Gloop, un bambino molto corpulento e goloso, Veruca Salt, una ragazzina molto viziata da suo padre, Violetta Beauregarde, la campionessa mondiale di masticazione di gomme, Mike Tivù, un ragazzo molto attratto dalla televisione e dai videogiochi, e infine Charlie Bucket, che trova con un colpo di fortuna l'ultimo biglietto d'oro. All'entrata della fabbrica i cinque bambini e i loro accompagnatori incontrano Willy Wonka, un uomo stravagante, e vengono introdotti nella fabbrica. Qui sono attratti dalle sue meraviglie e dagli Umpa Lumpa, un popolo che il signor Wonka ha incontrato in un viaggio nella giungla e i cui membri hanno deciso di diventare i suoi operai ad un patto: Willy Wonka gli avrebbe dovuto offrire dei semi di cacao di cui andavano pazzi.
La giornata nella fabbrica di cioccolato ha inizio e la marea di dolciumi di cui è gremita è solo l'inizio della splendida avventura. 

BIOGRAFIAI genitori di Roald Dahl erano norvegesi: suo padre emigra in Francia e, successivamente, nel Regno Unito alla ricerca di una maggiore fortuna fino a stabilirsi a Llandaff, sobborgo di Cardiff.
Alla morte del padre, nel 1920, la madre di Roald decide di restare a vivere in Gran Bretagna, precisamente in Galles, perché il marito desiderava che i figli frequentassero scuole inglesi. L'infanzia è segnata dalla severità e dall'educazione impartitagli nei collegi frequentati, ma anche dalla gioia della famiglia ed è raccontata dall'autore stesso nel libro BoySolo nel 1942 inizia la sua carriera di scrittore.
_Giulietta_

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